Bologna nei secoli
Prima la Felsina etrusca poi la Bononia gallica e quindi l'interesse di Roma per la pianura padana a partire dalla meta' del III secolo a.C. Con la sconfitta dei Cartaginesi nel 191 a.C. la Padania divenne definitivamente romanizzata. Nasce aq questo punto la Bononia Romana (siamo nel 189 a.C.) poco dopo nascono Modena e Parma.
La fondazione di queste colonie incremento' la realizzazione di importanti strade. Bononia venne collegata ad Arezzo tramite la Flaminia Minor, poi tramite la via Emilia Altinate fu collegata con Aquileia (Venezia Giulia). Nell'anno 88 a.C. Bononia da colonia di diritto divenne Municipio. Tra le notevoli opere effettuate durante il periodo romano particolare rilievo ebbe la realizzazione dell'aquedotto che prelevava l'acqua dal torrente Setta e la portava (come avviene ancora oggi) alle porte della citta' tramite una galleria di oltre 20 chilometri. Furono fondate terme pubbliche, , un teatro e sorsero numerose fabbriche di tessuti. La citta' risulto' fortemente danneggiata a causa di un incendio nel 53 d.C. ai tempi di Claudio imperatore, ma fu prontamente riedificata anche grazie al fattivo interessamento di Nerone.
A partire dalla fine del III secolo d. C. purtroppo tutte le citta' collocate sull'asse della Via Emilia ebbero il destino inevitabile di risultare terre di conquista. Il quarto vescovo di Bononia Felice mori' nel 431 seguito da Petronio che venne direttamente nominato da Papa Celestino. Molto piu' tardi venne assunto come Patrono della citta'. (festeggiato ogni anno il 4 ottobre.)
Con la caduta dell'Impero romano, Bononia dovette subire le invasioni sia dei Goti di Odoacre che dagli Ostrogoti di Teodorico. In seguito Bologna divenne Longobarda e tale rimase fino all'anno 774 quando Carlo Magno la restitui' alla Santa Sede. Verso la fine del secolo IX Bologna fu unita al Regno d'Italia e visse un lungo periodo caratterizzato dal risveglio di un significativo fervore religioso. Sono infatti di questo periodo i Monasteri di San Vittore, Ronzano e Santa Maria in Monte.
Nel periodo di Federigo Barbarossa dopo alterne vicende i bolognesi si ribellarono uccidendo il Podesta' imperiale Bezo ed aderirono alla Lega lombarda che nel 1176 inflisse all'imperatore la sconfitta di Legnano. La pace di Costanza (1183) sanci' una serie di privilegi per i comuni incluso Bologna; tra gli altri quello di coniare moneta.
Bologna aderi' anche alla seconda Lega Lombarda e il 25 maggio del 1249 i bolognesi a Fossalta sconfissero le forze imperiali catturando Enzo, re di sardegna e figlio dell'imperatore. Malgrado le richieste e le minacce dell'imperatore re Enzo fu tenuto prigioniero (seppur trattato con mille riguardi) fino alla morte avvenuta nel 1272.
Nel tardo secolo XII Bologna inglobo' una vasta area a levante e a Mezzogiorno rispetto al tessuto urbano preeesistente e fu dotata di ben 17 porte. Nei primi decenni del duecento ebbe un secondo ampliamento fino agli odierni viali di circomvallazione raggiungendo una dimensione ragguardevole; tra le piu' grandi fra le citta' europee dell'epoca. Si rinnovo' il centro citta' con la costruzione dei palazzi comunali intorno a Piazza Maggiore e la Torre dell'Arengo. Fu costruita la Cattedrale romanica di san Pietro e le grandi chiese di San Francesco e San Domenico create da ordini religiosi. Di questo periodo anche la fama internazionale dell'Universita' che produsse un vivace accorrere di persone e produsse un rilevante incremento di risorse economiche.
Nel 1390 ebbe inizio la costruzione della Basilica di San Petronio sotto il predominio della famiglia Bentivoglio destinato a protrarsi per tutto il secolo XV.
L'ultimo evento che porto' Bologna alla ribalta della politica internazionale fu l'incoronazione dell'imperatore Carlo V celebrata il 24 febbraio del 1530 nella Basilica di san Petronio dal Papa Clemente VII. Altro avvenimento di rilievo fu la traslazione a Bologna del Concilio di Trento nel 1547 per la durata di alcuni mesi. Durante il Cinquecento la citta' conobbe un significativo aumento demografico passando da 50000 a 72000 abitanti (nel 1587)
Nel 1630 la Peste falcidio' la popolazione riducendola di nuovo a 46000 anime.
Nel 1563 si costrui' l'Archiginnasio, nel 1564 si apri' la piazza del Nettuno. Venne poi aperta l'odierna piazza Galvani (1563) e il nuovo Porto sul canale Navile (1581).
La nomina del Cardinale Lambertini al papato fu per Bologna una occasione di sviluppo culturale. Il clima seminato dal bonario ed arguto porporato produsse il fiorire di arti e la presenza di illustri letterati quali Ercole Francesco e Giampietro Zanotti; storici come Giovanni Grisostomo Trombelli e Ludovico Savioli il commediografo Francesco Albergati, i matematici ed astronomi Eustachio e Gabriele Manfredi e i naturalisti Pier paolo Molinelli e Luigi Galvani. Poi ancora architetti di pregio come Carlo Francesco Dotti e Alfonso Torreggiani, pittori come Donato Creti, Giuseppe Maria Crespi e Vittorio Bigari.
Nel 1796 la citta' venne occupata dalle truppe francesi e dovette prestare giuramento di fedelta' alla Repubblica Francese. Napoleone con una politica tutt'altro che oppressiva si conquisto' la simpatia dei bolognesi ( in particolare dell'aristocrazia) e in Piazza Maggiore venne innalzato "l'albero delle liberta'" Nell'arco di pochi anni i settanta conventi che occupavano quasi un quarto della citta' vennero soppressi e trasformati in caserme, scuole o uffici. Anche privati approfittarono di queste "dismissioni" e nacquero lussuose residenze quali villa Aldini (da Antonio Aldini Ministro napoleonico d'Italia) sul colle dell'osservanza.
Con i moti del 1831 e del 1848 si ebbe un'ampia partecipazione della popolazione che culmino' con la battaglia della Montagnola.
Il tracciato della via Indipendenza fu completato nel 1890 con la realizzazione della scala di accesso alla Montagnola. Del medesiomo periodo la sistemazione dei Giardini Margherita, la realizzazione del teatro Duse e la sede della Banca d'Italia. Pur nell'estendersi fuori dalle mura del centro abitato si cerco' di salvare le Porte che infatti rimasero tutte integre tranne Porta sant'Isaia e Porta san Mamolo che furono abbattute.
L'italia usci dalla prima guerra mondiale in situazione disastrosa;a Bologna all'inizio del 1919 si contavano gia' 20000 disoccupati.
Anche il secondo conflitto mondiale colpi' profondamente il tessuto urbano: le conseguenze dei bombardamenti furono oltre tremila morti e la distruzione di oltre 45000 vani abitativi.